venerdì 30 dicembre 2011

Mondo di Cristallo # 7: il Crisoprasio


Benvenuti!
Spero che nonostante questo sia un periodo di feste potrete apprezzare comunque questo appuntamento che ci accompagna ormai da ben sette settimane! 
Fino ad ora ho dedicato i post ai cristalli che possedevo già, uno di questi è anche il Crisoprasio, di cui ho intenzione di parlarvi oggi. 

CURIOSITA' E LEGGENDE:

Il Crisoprasio fa parte della famiglia dei quarzi e il suo colore può variare dal verde mela intenso al verde acqua, ma anche al bianco e al grigio con variazioni in azzurro. Se questo minerale viene lasciato al sole per troppo tempo il suo colore sbiadisce, ma il processo è reversibile: basta tenerlo in un ambiemente umido e ombroso per un po' e il colore originario riaffiorerà. A causa di questo curioso fenomeno, un tempo inspiegabile, veniva attribuito a questa pietra il potere di rendere invisibile chi lo portasse con sè. Cristallo noto sin dall'antichità, veniva usato per decorare edifici e oggetti per la casa. Si tramanda che fosse la pietra portafortuna di Alessandro Magno. Nell'antica Roma era la pietra consacrata a Vesta, la dea delle virtù, ma anche alla dea Venere, divenendo il simbolo del divino amore per la verità. Essendo associata a quest'ultima divinità, si credeva che potesse rafforzare l'amore; se un uomo avesse regalato alla donna amata un anello con incastonato un Crisoprasio, ella si sarebbe innamorata perdutamente di lui. Nell'Apocalisse Biblica è scritto che la decima delle dodici fondamenta della Gerusalemme Celeste era di Crisoprasio.

PROPRIETA':
Si usa per vincere la paura, le ossessioni, gli incubi notturni, le dipendenze, la sfiducia e il senso di inferiorità. Modera le emozioni, consigliato per vincere l'egocentrismo, è la pietra della sincerità. Infonde calma interiore, aumenta la concentrazione, stimola l'immaginazione facendo emergere i talenti nascosti e aiuta ad affrontare la vita con creatività e fantasia. Permette di entrare in comunicazione con il proprio essere e con la natura e promuove lo sviluppo della pazienza. Ha benefici effetti sulla fertilità sessuale. Allevia sentimenti quali l'invidia e l'avidità. Tenuta sotto il cuscino allontana gli incubi, soprattutto quelli ricorrenti, e aiuta a ricordare i sogni. Se abbinata all'Acquamarina, vince le allergie. Ha una potente azione di purificazione a livello psicologico, permettendo così di liberarsi da schemi di pensiero negativi. 

PURIFICAZIONE:
Può essere scaricato ai raggi lunari o sotto il flusso dell'acqua corrente. Non va lasciato alla luce del sole, poichè come già detto sopra scolorirebbe.

Fonti:

- http://www.albedimare.org/gemme/gemmist/GM_C.html


- http://www.cure-naturali.it/crisoprasio/2473


- http://www.mariagraziacella.com/pietre.htm

domenica 25 dicembre 2011

Auguri di Buon Natale a tutti!

Buon pomeriggio, miei followers!
Arrivano un po' in ritardo, ma... meglio tardi che mai, no?

Tantissimi auguri di un felice Natale a tutti voi!


Questo per me è stato un Natale molto tranquillo e molto diverso da tutti quelli trascorsi fino ad oggi... sarà perchè ho lavorato fino a ieri, sarà perchè il vero freddo non è ancora arrivato e dunque l'atmosfera natalizia è mancata, sarà perchè ò'ho festeggiato solo con pochi intimi della famiglia... 
Ad ogni modo è stata comunque una festa felice, ed è questo che conta!
Ho ricevuto un po' di regali, alcuni inaspettati, ma comunque molto graditi. 
Spero che sia stato un Natale felice anche per tutti voi che mi seguite... ancora tanti auguri, a presto
Mirial.

venerdì 23 dicembre 2011

Mondo di Cristallo # 6: l'Ametista



Bentornati! Siamo giunti già al sesto appuntamento di questa rubrica...
Questo venerdì vorrei parlarvi di una pietra molto importante nella cristalloterapia, e cioè l'Ametista.

STORIA E CURIOSITA':
 Il nome di questa pietra deriva dal greco "amethystos", che significa "non ebbro". Il motivo di questo nome insolito deriva dal fatto che si attribuiva a questa pietra il potere di far rimanere sobria la persona che lo portava con sè, pertanto veniva molto utilizzata nelle feste dedicate al dio Bacco. Nella mitologia, Ametista era una ninfa amata dallo stesso Bacco che, per sfuggirgli, fu trasformata da Artemide in una pietra color del vino.
Durante il Medioevo l'ametista diviene più costosa del diamante e veniva utilizzata dall'alto clero e dalla nobiltà; sono un esempio gli anelli dei cardinali, dei re, dei duchi, che indossavano questa pietra come simbolo del potere assoluto. Sempre nel Medioevo si credeva che l'Ametista portasse felicità coniugale; per questo motivo durante i matrimoni tra due persone di alto ceto sociale, gli sposi usavano baciare l'anello di Ametista del vescovo che officiava la cerimonia. Le madri donavano queste pietre ai figli che partivano per la guerra come protezione. Quando nasceva un bambino gli si donava un'ametista per dare forza al suo Angelo Custode e proteggerlo dalle malattie e dal malocchio.
L'Ametista era il talismano preferito dagli antichi Sumeri; molti sono stati i ritrovamenti di questa pietra negli scavi archeologici. Secondo la Kabbalah ebraica questa pietra rappresentava la base, l'unica, sulla quale si poteva scrivere il nome di Dio. Plinio il Vecchio sosteneva che questa pietra proteggesse dai veleni, dalle tempeste e dalle invasioni delle cavallette.
Recentemente, i connotati associati a questo cristallo sono diventati negativi; c'è un detto che assicura: "Ametista, vita trista!". Con ogni probabilità questo è dovuto al fatto che nel teatro il colore viola porta sfortuna. Come vedremo tra poco, questo detto è facilmente sfatabile, visto e considerato il grande potere benevolo di questa pietra.

PROPRIETA':
E' un cristallo fondamentale nel processo di elevazione spirituale. Rende lucidi e razionali, protegge dagli inganni e dalla cattiveria altrui, favorisce la chiaroveggenza, le percezioni extrasensoriali e la capacità di fare sogni premonitori, allontanando gli incubi. Simboleggia l'umiltà, allontana l'egocentrismo, offre pace interiore e consola dalle sofferenze, tant'è che nell'antichità veniva regalata un'Ametista a chi aveva perso un proprio caro. Elimina le inquietudini e stimola la fiducia in se stessi. Quando l'ametista si rompe è perchè ha attirato su di sè qualcosa di terribile che avrebbe dovuto colpirci. Disperde lo scetticismo, la freddezza e l'indifferenza, mentre risveglia la pazienza e fa acquisire a chi la possiede un carattere sereno e fiducioso. Emette vibrazioni positive, messaggi, insegnamenti e avvisi di prudenza con grande chiarezza. Aiuta ad ascoltare la propria voce interiore. Normalmente, chi la porta è solito sviluppare un grande amore verso di essa; può accadere spesso che il suo possessore stia per dimenticarsela nell'uscire di casa e si senta chiamare attraverso l'intuizione, ricordandosi di prenderla con sè. Essa è infatti la ppietra dei 'buoni consigli', poichè protegge dagli incidenti e dalle malattie e avvisa il suo proprietario sulle persone che possono fargli del male.
A seconda delle persone, può incrementare le capacità psichiche ed essere usata per le regressioni nelle vite passate. Può essere usata per superare fasi di crisi depressiva e per facilitare la guarigione di ferite emotive profonde. 
Una drusa di ametista irradia una potente azione purificatrice sia in un ambiente che sull'aura di coloro che lo frequentano.

PURIFICAZIONE:
L'Ametista può essere scaricata sotto l'acqua corrente o sotto i raggi della luna piena. Ai raggi del sole potrebbe scolorirsi. Un geode di Ametista può purificare a sua volta gli altri cristalli con cui viene a contatto, basta porvi sopra la pietra che si vuole purificare.


Fonti:

- http://www.viviamoinpositivo.org/salute/cristallo/viola.htm

- http://lepietredimagda.wordpress.com/2009/04/05/ametista-storia-magia-leggenda-e-orecchini-bislunghi/

http://www.aquavita.it/page118/page118.html

- "La Wicca - manuale della strega buona", Laura Rangoni, ed. Xenia tascabili

- http://www.reiki.info/Energie/Cristalli/Quarzo-Ametista.htm

mercoledì 21 dicembre 2011

Il Solstizio d'Inverno e la festa di Yule

Benvenuti, miei cari follower! 
Quest'oggi è il 21 dicembre, giorno in cui cade il Solstizio d'Inverno. Ne approfitto dunque per dedicare un post a questa giornata particolare e per "svelarvi" qualche curiosità su questo giorno dell'anno, che i celti festeggiavano sotto il nome di Yule e che in molti ancora festeggiano.


Le origini di Yule sono molto antiche e risalgono alle celebrazioni degli antichi egizi, che duravano 12 giorni e in cui si festeggiava la rinascita del dio Horus.Le fronde degli alberi venivano decorate a simboleggiare la crescita spirituale. Questa festa si diffuse dall'Egitto alla Mesopotamia, poi in Persia e in Grecia per arrivare sino a Roma e in tutta Europa. Si celebravano dei riti per festeggiare la rinascita del Sole e si accendevano dei falò a simboleggiarne la ripresa.
La notte del 21 dicembre infatti è quella più lunga dell'anno, ma dal giorno seguente la luce rinascerà e le notti diverranno sempre più brevi.
L'etimologia della parola Yule non è chiara. Potrebbe derivare dal norreno Hjòl, che significa "ruota", con riferimento al fatto che nel Solstizio d'inverno la ruota dell'anno si trova al suo estremo inferiore e inizia a risalire. I linguisti suggeriscono invece che il nome di questa festività sia stato ereditato dalle lingue germaniche. Nei linguaggi scandinavi, il termine Jul ha lo stesso significato di "Natale" e viene talvolta usato anche per identificare altre festività di dicembre. 
A questo proposito, siamo abituati a considerare il 25 dicembre come il giorno della nascita di Gesù, ma in realtà è ormai risaputo che questa data fu scelta dal pontefice Giulio I (337-352 d.C) per sovrapporre una festività cristiana ad una festa pagana tra le più celebrate del mondo antico, e cioè la festa del Solstizio d'inverno. Il Natale è la versione cristiana della rinascita del Sole ed è quindi legato alle religioni degli antichi Druidi e Romani. 
I Celti durante questa festa si raccontavano diversi miti, come quello della battaglia fra il Re Agrifoglio, che rappresenta l'anno appena trascorso, e il Re Quercia, l'anno che verrà. Ad uscire vincitore sarà proprio quest'ultimo; il Vecchio Sole cede il posto al Sole Bambino, che rinasce dal grembo della Madre Terra. Il Cristianesimo ha mantenuto alcune tradizioni e alcuni simboli dell'antica festa pagana, come le decorazioni con il vischio e l'agrifoglio, ma anche l'abete, albero sempreverde che rappresenta la continuità della vita anche con la rigidità dell'inverno, e la ghirlanda, simbolo della ruota dell'anno.
Un'antica usanza, pervenuta sino ai giorni nostri, era quella di ardere un grosso ceppo nel camino di ogni abitazione. La tradizione voleva che ad accenderlo fosse o il membro più giovane o quello più anziano della famiglia; un pezzo del ceppo veniva conservato fino all'anno successivo per accendere il nuovo ceppo, a simboleggiare il grande cerchio della vita. 
Oggi Yule si festeggia nella religione Wicca: si accendono fuochi e candele per dare il benvenuto alla luce e si festeggia fino a tarda notte per vedere l'alba. Il Sole che sorge è la speranza nella rinascita dopo la morte, la reincarnazione.Si lasciano andare via le paure, i dubbi, le vecchie idee e i progetti finiti; il passato si lascia alle spalle e si inizia a guardare verso il futuro.


Buon Yule a tutti!

Fonti:

- http://forum.premashanti.org/t140-il-solstizio-d-inverno-yule

- http://www.genitori-icdo.org/spip.php?article331

- http://guide.supereva.it/letteratura_fantasy_e_fantascienza/interventi/2005/12/236178.shtml

- http://it.wikipedia.org/wiki/Yule

martedì 20 dicembre 2011

Teaser Tuesday # 12: "Hyperversum" di Cecilia Randall


Buongiorno!
Eccoci arrivati al dodicesimo appuntamento con la rubrica Teaser Tuesday dedicata agli estratti dei libri!
Prima di presentarvi il Teaser di oggi, ricordo a chi ancora non li sapesse gli ingredienti di questa rubrica:

- il libro che stai leggendo
- una pagina aperta a caso
- copiane un pezzo evitando accuratamente gli spoiler
- rivelare autore e titolo del libro


Il libro dal quale ho estratto il Teaser di oggi è "Hyperversum" di Cecilia Randall:


Ian si fermò aggrappandosi al tronco di un albero nero. Ormai non ce la faceva davvero più a proseguire. Era senza fiato, aveva freddo e si sentiva debolissimo. Sulla schiena, la camicia era bagnata di sangue e sudore.
Davanti a lui, tra gli alberi fitti, il giovane intravide lo scintillio del fiume.
"Allons! Vite!" (= Andiamo!Presto!) lo esortò la ragazza francese. "Non ppossiamo fermarci proprio adesso!"
Ian non le rispose e si lasciò condurre per mano per gli ultimi metri, fino al limitare degli alberi. Barcollava stordito, senza più forze.
"Ecco il pontile!" sussurrò la ragazza, indicando davanti a sè, e si fermò con cautela prima di procedere allo scoperto. Le barche dondolavano pigramente nell'acqua. La baracca del guardiano era spalancata e buia. La porta sembrava sfondata dall'interno. Intorno non si vedevano uomini o animali. 
"Il guardiano non c'è, strano" sussurrò la ragazza, messa in allarme.
"Forse è stato attirato dal casino che abbiamo fatto al villaggio" commentò Ian, laconico.
Lei si voltò a guardarlo perplessa e Ian intuì che non aveva capito il significato di tutte le parole inglesi che lui aveva pronunciato. "Non restiamo ad aspettare che torni" le disse per incitarla a proseguire.
"La ragazza annuì e corse verso il molo. Ian dovette attendere prima di seguirla. Le gambe non lo reggevano più e il giovane temette persino di cadere lì, senza riuscire a percorrere quei pochi, ultimi metri. Rimase appoggiato a un tronco, nel buio.
Devo farcela, dannazione! si disse, stringendo i denti.
Qualcosa si mosse nell'oscurità e attirò la sua attenzione. Ian aguzzò la vista e notò un cavallo senza cavaliere, fermo tra alcuni alberi poco lontani. Sentì un brivido, quando vide la sagoma scura di un uomo sbucare da dietro la baracca del custode per sorprendere la ragazza sul pontile. 
"Ti ho preso, ladra di barche!" esclamò l'uomo in francese, fermandosi dietro alla ragazza china su una barca per scioglierne i nodi. La ragazza sussultò con uno strillo, ma non riuscì a risollevarsi per mettersi in salvo. L'uomo la colpì con un calcio violento nel fianco, che la gettò giù dal pontile.
"Adesso vengo a prenderti, mi diverto con te, poi ti affogo e ti spedisco all'inferno!" minacciò, brandendo una mazza di ferro verso l'acqua dov'era caduta la ragazza.
Si girò per ripercorrere il pontile verso la riva, ma si trovò faccia a faccia con Ian. 
"Vacci prima tu!" gli ringhiò il giovane e colpì con tutta la forza che aveva. Tenne la spada con entrambe le mani, ma girata di piatto, come se fosse una mazza da baseball più che una lama, e centrò l'uomo alla tempia. 
Il guardiano cadde svenuto e ferito, senza un gemito. Ian cadde son lui, sbilanciato dal movimento violento. Con la forza della disperazione il giovane si risollevò sui gomiti e strisciò fino all'orlo del pontile per guardare giù. 
La francese era lì sotto e si aggrappava a una barca, cercando di resistere alla corrente. 
"... non so nuotare!" gemette terrorizzata e allo stremo, vedendo l'americano affacciarsi sul pontile. "Aiutatemi!"
"... tieni duro..." ansimò Ian.
Gettò la spada nella barca e vi si trascinò dentro a sua volta. Senza sapere come, riuscì a sporgersi oltre il bordo e afferrò il braccio della ragazza, poi con uno sforzo che sembrò lacerargli tutti i muscoli del dorso issò la francese nell'imbarcazione. 

(pagg. 104-105)

venerdì 16 dicembre 2011

Il mio primo tentativo di olio su tela: "La Ragazza con l'orecchino di perla" di Vermeer

Buonasera a tutti!
Dato che mi sono accorta di non aver più pubblicato post sotto l'etichetta "I miei attacchi d'arte", ho deciso di proporvi un quadretto di mia realizzazione...
Si tratta della copia del celebre quadro di Johannes Vermeer, e cioè "La ragazza con l'orecchino di perla", opera dalla quale sono stati tratti un libro e un film.
Vi presento, dunque, l'opera dipinta di mia mano:



Era il mio primo approccio con la tela e con i colori ad olio, l'ho terminato a marzo. Non è venuto esattamente come avrebbe dovuto, ma tutto sommato non mi posso lamentare del risultato.
L'ho realizzato su una tela di cotone preparata industrialmente di dimensioni 30x40. 
Già che ci sono, vi fornisco due notizie riguardo il dipinto. 
L'opera fu realizzata tra il 1665 e il 1666. Sembra sia stato lo stesso Vermeer a chiedere alla modella di voltare il capo più volte e lentamente durante la posa, tenendo socchiuse le labbra per produrre l'effetto voluto, e cioè quello di una ragazza dall'espressione estatica, languida ed ammaliante. L'orecchino di perla che la modella indossa cattura tutta l'attenzione dello spettatore; sebbene la ragazza sembri essere di condizione sociale modesta, tale monile era all'epoca prerogativa delle dame aristocratiche dell'alta borghesia. La perla è disegnata utilizzando solo due pennellate a forma di goccia separate l'una dall'altra, è l'occhio umano che ha l'illusione di vedere la perla intera.

Per quanto riguarda il libro, ha il medesimo titolo del dipinto ed è stato scritto da Tracy Chevalier. Dal romanzo è stato tratto anche il film, che ha come attrice protagonista Scarlett Johansson, eccovi la locandina:

Spero che l'insolito post sia stato di vostro gradimento, a presto!
Mirial

Mondo di Cristallo # 5: l'Agata


Bentornati sul mio blog per un nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai cristalli e ai minerali!
Come suggerisce il titolo del post, oggi vorrei illustrarvi le proprietà e le caratteristiche dell'Agata...

Sotto il nome di Agata si classificano molte pietre  della famiglia dei quarzi.  Il suo nome deriva dal greco Achates, antico nome del fiume siciliano Dirillo sulle cui rive si trovava in abbondanza nei tempi antichi.
L'Agata è una varietà di Calcedonio caratterizzata da striature di vari colori e disegni concentrici e colorati.
Grazie alla sua bellezza è diventata nel tempo una delle pietre più popolari anche per gioielleria. Fin da tempi remotissimi è stata usata come portafortuna e antimalocchio, usanza che non si è perduta nel tempo: ancora oggi a questa pietra si attribuiscono proprietà scaramantiche e protettive, non solo della persona, ma anche degli ambienti. Ad avere questa particolare proprietà sarebbero le fette di Agata con tinte marroni o nere al cui centro si trova un cerchio bianco; quest'ultimo infatti è considerato come un occhio vigile di uno sguardo protettore.
Le "fette" di Agata vengono forate e riunite insieme tramite dei fili per creare uno scacciaspiriti da posizionare alla finestra o sulla porta d'ingresso.
Molte culture antiche pensavano che l'Agata fosse una manifestazione del soprannaturale e la consideravano una pietra sacra, in grado di infondere forza e coraggio. Plinio sosteneva che rendesse invincibili gli atleti. Nel poema "Lithica" attribuito ad Orfeo si legge che l'uomo innamorato, per conquistare il cuore della donna amata, dovesse indossare un'Agata, la quale aveva il potere di rendere amabili e simpatici. 

PROPRIETA':
Conferisce sicurezza, introspezione ed energia. Dona forza e coraggio. Favorisce la rigenerazione e la crescita e rafforza le gravidanze.Promuove l'introspezione che conduce a trovare nuove risposte. Favorisce l'armonia con se stessi, aiuta contro la timidezza e rafforza il rapporto di coppia.

PURIFICAZIONE:
Può essere scaricata dalle disarmonie sotto l'acqua corrente  e può essere posta al sole per qualche ora senza che subisca danni.

Fonti:



martedì 13 dicembre 2011

Teaser Tuesday # 11: "La Tempesta" di W. Shakespeare


Bentornati sul blog! 
Oggi, come tutte le settimane, è il consueto appuntamento della rubrica Teaser Tuesday. Prima di riportare il Teaser di oggi, ricordo brevemente gli ingredienti di questa rubrica:

- il libro che stai leggendo
- una pagina aperta a caso
- copiane un pezzo evitando accuratamente gli spoiler
- rivelare autore e titolo del libro

Il libro che sto leggendo questa settimana (uno dei tanti) è "La Tempesta" di William Shakespeare, ecco qui l'estratto!

ARIEL:
Questo sì che è il mio nobile padrone!
Che devo fare? Di', che devo fare?

PROSPERO:
Prendi la forma di una ninfa marina:
mantieniti visibile solo per te e per me, 
e invisibile ad ogni altra pupilla.
Va', trasformati, e poi ritorna qui.
Va', ora, e fa' attenzione!
(esce Ariel)
Svegliati, cuore mio! Hai ben dormito.
Svegliati!

MIRANDA:
La vostra strana storia
mi ha dato un gran torpore. 

PROSPERO:
Scuotilo. Andiamo
a trovare il mio schiavo Caliban
che non risponde mai con cortesia.

MIRANDA:
E' un furfante, signore, 
non mi piace guardarlo.

PROSPERO:
Non possiamo, 
stando così le cose, farne a meno:
è lui che accende il fuoco, porta dentro la legna
e ci rende degli utili servigi.
Allora? Ehi, schiavo! Caliban!
Pezzo di fango, parla!

CALIBAN (dall'interno):
Legna ce n'è abbastanza!

PROSPERO:
Vieni fuori ti dico! C'è dell'altro da fare:
Esci o no, tartaruga? Ti decidi?
(Rientra Ariel in forma di ninfa marina)
Leggiadra apparizione! Mio Ariel delizioso,
due parole all'orecchio.

ARIEL: 
Sarà fatto, signore.
(Esce)

PROSPERO:
Tu, schiavo velenoso, concepito da diavolo in persona
e una madre maligna, vieni fuori!
(Entra Caliban)

CALIBAN:
Una rugiada altrettanto maligna
di quelle che mia madre raccoglieva
con la penna di un corvo da putride paludi
vi piova addosso! Soffi su voi un vento di sud-ovest
e vi copra di pustole!

PROSPERO:
Avrai crampi, stanotte, siine certo, per quello che ci hai detto, 
fitte ai fianchi da toglierti il respiro; spiriti porcospino
usciranno di notte alle ore morte
per dedicarsi a te; ti bucheranno come un alveare,
e ogni puntura ti farà più male 
delle api che l'hanno fabbricato.

(pagg. 77-79)

lunedì 12 dicembre 2011

Atmosfera natalizia

Buonasera a tutti, miei cari follower e navigatori passeggeri!
Venerdì pomeriggio io e la mia dolce metà abbiamo fatto il nostro primo albero di Natale insieme nella nostra bella casetta... Visto che il risultato mi piace parecchio (non perchè sia particolarmente artistico nè incredibilmente bello, però sapete com'è... il primo albero, con tutti i regalini sotto... è romantico e anche piuttosto bello, dato che almeno abbiamo un po' di atmosfera natalizia anche in questa casetta) ho deciso di fare alcune foto e di postarle sul blog!
Il risultato è esattamente questo:


Ehm... quello appeso al muro  è il quadro di Friedrich riprodotto da me...


Questo qui sopra è il presepino che mi hanno gentilmente regalato i titolari della libreria in cui lavoro... veramente carino!
Ma continuiamo con il set fotografico...


Ok, ok, non badate alla tazza di Winnie Puh in lontananza... se togliamo quella la foto può risultare artistica... o no?! Mi sto dilettando nella fotografia, non sono una professionista. Diciamo solo che ci provo XD



E queste ultime due le ho modificate servendomi di un sito, Picnik, molto utile per chi, come me, ama modificare le proprie foto per enderle più artistiche, ma che non va molto d'accordo con Photoshop!
Spero che queste piccole foto vi siano piaciute!
Buona serata a tutti!

venerdì 9 dicembre 2011

Mondo di Cristallo # 4: l'Acquamarina


Bentornati, miei lettori!
Siamo giunti già al quarto appuntamento di questa rubrica e... udite udite... oggi inizierò a parlare dei cristalli e delle loro singole proprietà e caratteristiche!
Il minerale che vi propongo oggi è l'Acquamarina.



LEGGENDE E CURIOSITA':
L’acquamarina è la pietra della dea del mare dell’antichità. Vecchie leggende narrano che questa pietra insegnerebbe a distinguere il vero dal falso, l’amico dal nemico.
Simboleggia anche l'amore felice; in Italia si diceva che il miglior regalo da fare a una sposa nel giorno delle nozze fosse l'acquamarina, che assicurava l'amore e la felicità nel matrimonio.
La leggenda vuole che sia stata donata all'uomo da una magnifica sirena, che ne abbandonò un cofanetto colmo su una spiaggia per fare in modo che l'uomo potesse portare un po' di mare sempre con sè. Per questo l'acquamarina è diventata l'amuleto dei marinai come protezione contro la burrasca

PROPRIETA':
Questa pietra deve il suo nome alla somiglianza delle sue tonalità ai riflessi del mare, e con il suo colore richiama anche le distese limpide del cielo.  E' definibile la gemma del sollievo. Infonde con una naturalezza estrema speranza e conforto a chi è preso dall'ansia.  Il suo effetto è quasi immediato, basta tenerla in mano per pochi secondi per sentirne subito gli effetti benefici. Dona tranquillità, serenità e creatività ed è ideale per chi intende dedicarsi alla meditazione. Armonizza il fisico e la mente, favorisce l'introspezione, la crescita interiore e la chiarezza mentale. Elimina la confusione, dona la forza di sistemare le cose lasciate in sospeso e aiuta ad abbandonare fobie e paure. Aiuta a sciogliere la timidezza, invita all'autostima, inoltre rende sinceri, dinamici e perseveranti. 

PURIFICAZIONE:
SI purifica sotto l'acqua corrente e si programma ai raggi della luna.

Fonti:




mercoledì 7 dicembre 2011

Lavorare in libreria, lezione n.1:i clienti impossibili e l'ordine - Scoperte ed acquisti libreschi

Buonasera a tutti!
Ormai è una settimana che lavoro in libreria... la contentezza non è diminuita affatto, anzi! 
In questa settimana sono riuscita ad imparare qualcosina di nuovo, anche se molto poco in confronto a tutto quello che c'è da sapere... l'unica cosa però che voglio dire agli aspiranti librai è questa: aspettatevi di tutto dai clienti!!! Oggi in negozio è entrata una signora con un adattatore della corrente in mano e ha chiesto se ne vendevamo di simili... io stavo per scoppiare a ridere e la mia titolare l'ha guardata di traverso e le ha detto con gentilezza che quella non era una ferramenta, ma una libreria... che roba! Inutile dirvi che appena la signora è uscita non sono più riuscita a trattenermi! 
La libreria si trova in un edificio storico, dentro è divisa in due parti da un colonnato imponente sul quale poggiano delle stupende volte a crocera... questa settimana una signora è entrata in libreria solo ed esclusivamente per chiedere se quella era una chiesa prima... ma ci pensate?! Nel bel mezzo del lavoro, dei pacchetti regalo per Natale, in mezzo alle mille richieste dei clienti... è arrivata prorpio la ciliegina sulla torta per chiedere una cosa simile! Va beh... il mondo è bello perchè è vario. Poi arrivano i clienti che cercano di essere spiritosi e invece non lo sono neanche un po', ci sono anche quelli insistenti che continuano a chiedere il titolo ipotetico di un libro anche se tu gli spieghi con tutta la pazienza di cui disponi che il libro che cercano non lo si trova nè in libreria nè su internet... Ci sono i clienti che non sanno cosa vogliono, ma che pretendono che tu sappia esattamente cosa fa al caso loro, ci sono quelli sfacciati che non si fanno alcun problema a dirti che i libri sono messi malissimo e che non sanno dove cercare perchè i libri non sono nell'ordine che vorrebbero loro... ma bisogna avere pazienza e sorridere sempre. 
Un'altra cosa che ho imparato in questa settimana è che l'ordine è FONDAMENTALE nelle librerie! La mia titolare è mooolto disordinata, lascia molte cose in giro... e ovviamente nei momenti di pieno diventa ancora più difficile mantenere una parvenza di ordine. Il risultato finale? Un grande, insormontabile, intricatissimo cahos che spetta a me mettere in ordine! E va beh, è tutta gavetta, no?! Io sono semplicemente felicissima di poter essere in una libreria non da cliente, ma come dipendente, quindi mi va bene qualsiasi cosa. 

In questa stupenda settimana sono riuscita a scoprire due libri che metterò sicuramente nella mia wishlist, e cioè "Red" di Kerstin Gier (con il suo seguito, Blue) e "La bambina di neve" di Eowyn Ivey,e  ne ho comprati altri due, "La Tempesta" di William Shakespeare e "L'ultima lettera d'amore" di Jojo Moyes. Approfitto dell'occasione per presentarveli brevemente:

"Red" di Kerstin Gier:

 
Per l'amica Leslie, Gwendolyn è una ragazza fortunata: quanti possono dire di abitare in un palazzo antico nel cuore di Londra, pieno di saloni, quadri e passaggi segreti? E quanti, fra gli studenti della Saint Lennox High School, possono vantare una famiglia altrettanto speciale, che da una generazione all'altra si tramanda poteri misteriosi? Eppure Gwen non ne è affatto convinta. Da quando, a causa della morte del padre, si è trasferita con la mamma e i fratelli in quella casa, la sua vita le sembra sensibilmente peggiorata. La nonna, Lady Arisa, comanda tutti a bacchetta con piglio da nobildonna e con l'aiuto dell'inquietante maggiordomo Mr Bernhard, e zia Glenda considera lei, Gwen, una ragazzina superficiale e certamente non all'altezza del nome dei Montrose. E poi c'è Charlotte, sua cugina: capelli rossi, aggraziata, bravissima a scuola e con un sorriso da Monna Lisa. È lei la prescelta, colei che dalla nascita è stata addestrata per il grande giorno in cui compirà il primo salto nel passato. Charlotte si dà un sacco di arie, ma Gwen proprio non la invidia: sa bene che si tratta di una missione pericolosissima non solo per la sua famiglia ma per l'umanità intera, e da cui potrebbe non esserci ritorno. E non importa se Charlotte non viaggerà sola ma sarà accompagnata da un altro prescelto, Gideon de Villiers, occhi verdi e sorriso sprezzante... Gwen non vorrebbe davvero trovarsi al suo posto. Per nulla al mondo... 

"La bambina di neve" di Eowyn Ivey:

Alaska, 1920. Un luogo incontaminato e brutale. Specie per Jack e Mabel, giunti in questo territorio selvaggio da lande molto meno aspre. La coppia, un po' avanti negli anni, e senza figli, ha una vita dura, col lavoro atroce alla fattoria. Mabel, in particolare, oppressa dal rammarico di non avere figli, è sull'orlo della disperazione. La prima notte d'inverno Mabel e Jack tornano per un momento ragazzi e, tirandosi palle di neve, finiscono per costruire un pupazzo. Che prende la forma di una incantevole bambina di neve. Ma al mattino non c'è più nulla. E, in lontananza, una bimba bionda corre via tra gli alberi. La piccola, che dice di chiamarsi Pruina, torna più volte da loro. Pare una creatura dei boschi. Va a caccia di animali con a fianco una volpe, del tutto a proprio agio nelle lande innevate, è in grado di sopravvivere nell'asprezza dell'Alaska. Ma quale che sia la vera natura di Pruina, la bimba sembra destinata a cambiare per sempre la vita di Mabel e Jack.


"La Tempesta" di William Shakespeare:

Vero archetipo della cultura moderna, "La tempesta", forse l'ultima opera scritta per intero da Shakespeare, è uno scrigno di significati. Grazie alla sua consuetudine con le pratiche di magia, Prospero, duca di Milano esiliato su un'isola deserta insieme alla candida figlia Miranda, riesce a vendicarsi dell'usurpatore, suo fratello Antonio, e del suo complice Alonso re di Napoli. Avversato dal subumano Caliban, servo diabolico e deforme, ma assecondato da Ariel, delicato spirito dell'aria, Prospero riprende infine il proprio ducato. Il matrimonio tra Miranda e Ferdinando, figlio di Alonso, stende un velo di riconciliazione sulla vicenda. Eterea come l'essenza di Ariel, profonda come la saggezza di Prospero, la commedia cela dietro la trama fiabesca una stupefacente ricchezza di spunti e motivi. Innumerevoli le interpretazioni critiche (d'impostazione filosofica, politica, religiosa, psicoanalitica, postcoloniale, neostoricistica, di gender...) che l'opera continua a suscitare. Ma forse "La tempesta" è "solo" la splendida favola della virtù, intesa come bellezza, integrità morale e generosità, che lotta contro la cattiveria e la volgarità. Nella recente versione cinematografica di Julie Taymor (2010) l'interpretazione di un Prospero al femminile è affidata al premio Oscar Helen Mirren.

"L'ultima lettera d'amore " di Jojo Moyes:

Londra, oggi. Ellie, una giornalista inglese trentenne che lavora per il settimanale femminile di un’importante testata, durante una ricerca negli archivi del giornale in cui lavora a caccia di una storia che le eviti il licenziamento, si imbatte in una lettera d’amore degli anni Sessanta: è di un uomo che chiede alla sua amante di lasciare il marito per stare con lui.
Incuriosita dalla storia dei due sconosciuti, e nella speranza di trarne un buon articolo, Ellie decide di fare ulteriori ricerche per riuscire a sapere cosa ne è stato di quell’amore…
Londra 1960. La giovane e bella Jennifer si sveglia in un letto d’ospedale dopo un incidente d’auto in cui ha rischiato di perdere la vita. Non riesce a ricordare nulla: non sa più chi è, non riconosce l’uomo che dice di essere suo marito, il loro appartamento, gli amici comuni. Un giorno però trova nella sua camera da letto una lettera nascosta in un libro, una lettera d’amore di un uomo che non è suo marito, e lentamente inizia a ricordare…
L’ultima lettera d’amore di Jojo Moyes, best seller in Inghilterra e finalista di vari premi letterari, è la storia, sorprendente, originale e romantica, di due donne di età differenti che si ritrovano unite in uno stesso irresistibile sentimento d’amore.
Con questo vi saluto, alla prossima!
Un grosso bacio a tutti

martedì 6 dicembre 2011

Teaser Tuesday # 10: "Racconti di Natale" di Charles Dickens


Salve a tutti!
Ho comprato questo libro quest'estate, in offertissima in un negozietto di libri che vende anche quelli fuori catalogo a prezzi bassissimi. Mi ero ripromessa di leggerlo nel periodo natalizio, ed eccomi qui!
Il libro contiene la raccolta intera dei racconti di Natale di Dikens, quello che sto leggendo attualmente è "Un canto di Natale", per cui il Teaser di oggi sarà estrapolato da una delle 80 pagine del racconto. Prima di cominciare, ricordo gli ingredienti della rubrica settimanale:

- il libro che stai leggendo
- una pagina aperta a caso
- copiane un pezzo evitando accuratamente gli spoiler
- rivelare autore e titolo del libro


La porta della cantina si spalancò con un colpo fortissimo, e allora udì il rumore ai piani inferiori farsi molto più forte, poi salire su per le scale, poi venire direttamente alla sua porta.
"Sono tutte fesserie!", disse Scrooge. "Non ci voglio credere".
Però cambiò colore allorchè, senza una pausa, qualcosa attraversò la porta pesante ed entrò nella stanza davanti ai suoi occhi. Al suo arrivo, la fiamma morente avvampò, come se avesse voluto gridare: "Lo conosco, è lo spettro di Marley!", e poi ricadde.
La stessa faaccia - proprio la stessa faccia: Marley col codino, il solito panciotto, calzoni e stivali, con le nappe di questi che si agitavano come il codino, le falde dell'abito e i capelli in testa. La catena che trascinava lo stringeva alla vita. Era lunga e gli si attorcigliava attorno come una coda; ed era fatta (giacchè Scrooge la osservò attentamente) di cassette per denari, chiavi, paletti, libri mastri, atti legali e borse pesanti, il tutto rivestito d'acciaio. Il corpo era trasparente, cosicchè Scrooge, osservandolo e guardandolo attraverso il panciotto, poteva vedere i due bottoni sulla parte posteriore della giacca.
Scrooge aveva sentito dire spesso che Marley era un uomo senza viscere, ma fino a quel momento non ci aveva mai creduto. 
No, e neppure adesso ci credeva. Per quanto continuasse a guardare attraverso il fantasma e se lo vedesse davanti in piedi, per quanto sentisse l'influenza gelida dei suoi occhi freddi come la morte e osservasse perfino il tessuto del fazzoletto piegato e legato intorno alla testa e al mento, fazzoletto che non aveva mai visto prima, era ancora incredulo e lottava contro i suoi stessi sensi.
"Allora!" disse Scrooge, caustico e freddo come sempre. "Che cosa vuoi da me?"
"Molto". Era la voce di Marley, non c'era dubbio.
"Chi sei?"
"Chiedimi piuttosto chi ero."
"Chi eri dunque?", disse Scrooge, alzando la voce. "Sei pignolo per essere un'ombra".
"Da vivo, ero il tuo socio, Jacob Marley".
"Puoi... puoi sederti?", chiese Scrroge, con un'occhiata dubbiosa.
"Sì, posso".
"E allora siediti".
Scrooge aveva fatto quella domanda perchè non sapeva se uno spettro così trasparente fosse in condizioni di sedersi ed aveva la sensazione che, qualora questo fosse stato impossibile, avrebbe potuto rendersi necessaria una spiegazione imbarazzante. Ma lo Spettro si sedette sull'altro lato del caminetot, come se ci fosse perfettamente abituato.

 (pag. 28)

sabato 3 dicembre 2011

Esperienze di un'apprendista libraia

Buonasera a tutti, miei cari follower!
Come forse saprete, questo Dicembre finalmente sono riuscita a realizzare il mio sogno, e cioè quello di poter lavorare in una libreria. Questo è stato per me il secondo giorno di lavoro e devo dire di trovarmi davvero molto bene! Non potete immaginare la mia felicità *-*
Comunque, andiamo con ordine...
Il primo giorno di lavoro sono stata piuttosto tranquilla, almeno fino a un'ora prima dell'inizio del lavoro... l'ultima ora che mi separava dal mio primo giorno l'ho passata nel letto, cercando di sciogliere la tensione e di spegnere i pensieri nel buio della mia stanza, poi ho fatto un respiro profondo, mi sono armata di giacca e sciarpa e sono uscita di casa con il cuore a mille. Arrivata in libreria però è scattato qualcosa: non appena mi sono ritrovata sotto il soffitto a volta del negozio la mia mente è stata calmata dal forte profumo di carta stampata e mi sono sentita esattamente a casa, nel posto giusto al momento giusto.
Per tutto il pomeriggio non ho fatto altro che mettere a posto i libri sugli scaffali in ordine di editore, poi nell'ultima mezz'ora mi sono occupata di addobbare il negozio insieme ad un'altra collega.
Oggi invece ho iniziato a tagliare la carta da regalo per i pacchetti natalizi in due diversi formati e ho fatto anche qualche pacchetto, mi sentivo nel laboratorio di Babbo Natale! Oltre a questo mi è stato spiegato dove trovare tutti i tipi di libri all'interno della libreria, in modo da sapermi muovere quando i clienti mi chiederanno informazioni. 
Vi posso assicurare che al momento non ho fatto lavoro più bello di questo: dovunque io mi giri non vedo altro che libri, copertine luccicanti, invitanti, segnalibri... non faccio che sentire profumi, odori... 
Il lavoro in libreria mi piace davvero molto, mi sento nel mio mondo e per una volta mi sento capita da chi mi circonda, perchè in quel negozio sono circondata da persone che amano la cultura e la lettura almeno quanto me e ho modo di confrontarmi liberamente, senza essere giudicata, ma anzi, con grande interesse! I due titolari (marito e moglie da anni) sono dei bravi datori di lavoro; trattano i loro dipendenti da pari, con un'umanità e una cordialità che non ho mai trovato in nessun datore di lavora prima d'ora. Spero di trovarmi sempre meglio... vi farò sapere strada facendo cosa avrò imparato!
Un caloroso saluto a tutti,
Mirial.

venerdì 2 dicembre 2011

Mondo di Cristallo # 3


Benvenuti al terzo appuntamento di questa rubrica! Con qualche difficoltà, sto scrivendo con puntualità questo post... 
Dato che in Mondo di Cristallo # 2 avevo parlato di come scegliere i propri cristalli, dedicherò questo terzo post alla loro preparazione.

Una volta acquistati e portati a casa è importante prima di tutto trovare un contenitore dove riporli. Sembrerà banale, ma anche questo è importante; è meglio utilizzare un contenitore realizzato con materiali naturali, come legno, vetro, ceramica e porcellana, mentre è sconsigliato l'uso di contenitori in metallo, ad eccezione dei metalli nobili quali l'oro e l'argento, poichè questo materiale rischia di compromettere la forza energetica delle pietre, nonchè le loro proprietà terapeutiche e spirituali.
Se avete intenzione di utilizzare i cristalli che avete acquistato su voi stessi è necessario che prima del loro utilizzo voi li puliate, questo perchè il minerale, prima di giungere fra le vostre mani, ha affrontato un lungo viaggio e attraversato molti luoghi dai quali ha assorbito diversi tipi di energia, sia positiva che negativa. Le energie accumulate dalla pietra possono impedire il suo funzionamento o addirittura sortire effetti contrari a quelli che si desiderano. La pulizia del cristallo deve avvenire in natura, poichè è attraverso di essa che si autorigenera. Esistono diversi metodi di purificazione, quello più veloce, anche se non del tutto sufficiente, è quello di lasciar scorrere l'acqua corrente sul cristallo per alcuni minuti. Alcuni cristalli possono essere purificati con il sale, ponendo la pietra in questione in un recipiente (sempre costruito con materiali naturali!), ricoprendola di sale marino grosso e lasciarvelo per una notte. Trascorso il tempo necessario, porre il recipiente in un filo d'acqua, lasciar sciogliere il sale, poi finalmente asciugare il minerale con un panno. Bisogna tenere conto però che non tutte le pietre sopportano questo tipo di trattamento; il sale è da evitare per esempio con i cristalli che contengono rame e con pietre quali aragonite, opale, cianite, azzurrite, selenite.
Un altro metodo utilizzato per la purificazione è quello tramite l'argilla, che può essere facilmente acquistata in erboristeria. Il procedimento da seguire è lo stesso di quello del sale, ma il cristallo va fatto riposare per almeno tre notti anzichè una. Anche questo sistema però ha delle controindicazioni, infatti è sconsigliabile usarlo per purificare minerali porosi. 
Il terzo metodo è quello che prevede l'esposizione della pietra alla luce della luna, che deve però essere o quasi piena, o piena o in fase crescente, ma mai calante. Alcuni minerali possono essere purificati anche alla luce del sole, ma esistono cristalli che con i raggi ultravioletti perdono la propria lucentezza e sbiadiscono.
Se possedete un geode di ametista o di agata potete porvi sopra il cristallo da purificare per qualche ora: questi minerali infatti donano una notevole ricarica energetica.  
E' importante ricordare che i cristalli devono essere periodicamente purificati, in quanto si caricano di energie che è bene liberare per poter usufruire a pieno dei loro poteri benefici. La durata dell'effetto della purificazione è direttamente proporzionale all'uso che è stato fatto del minerale e dal numero di persone che sono entrate a contatto con la pietra. Chi indossa i cristalli ha la necessità di purificarli spesso, in quanto si caricano in un lasso di tempo abbastanza breve. I cristalli dedicati al riequilibrio energetico della propria casa devono essere di maggiori dimensioni, pertanto gli intervalli di pulizia sono meno frequenti. Il metodo migliore per capire quando il cristallo ha bisogno di essere purificato è quello di "sentire" la pesantezza interiore della pietra, ben diversa da quella fisica.
L'ultima fase da attraversare prima di utilizzare il cristallo è quella della programmazione. Il fine della programmazione è quello di concentrare i poteri della pietra su qualcosa di cui si ha bisogno in particolare. Un cristallo programmato diventa molto più potente ed utile. Il processo di programmazione è molto semplice: è necessario tenere il cristallo in mano e ascoltarne la sua energia, dopo di che bisogna pensare a come si intende utilizzarlo chiedendo alla gemma ciò di cui abbiamo bisogno. L'energia della pietra sembrerà aumentare se essa può aiutarci nel nostro intento, al contrario diminuirà se non può esserci d'aiuto. 

Fonti:




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